lunedì 17 maggio 2010

TONINO PALESE ESONERATO!

ULTIMISSIMA Termina male e ricomincia peggio l’avventura della squadra più rincoglionita di Foggia e provincia (compreso il basso Molise fino a Termoli, strada statale 16, con alcuni paesi del melfitano). Dopo la chiusura del precedente campionato, con sconfitta ai quarti di finale contro RadioErre per 5-3, in un match giocato male e forse volontariamente dai peronisti, alcune vicissitudini societarie destabilizzano l’ambiente Peroni, causando un vero e proprio terremoto. Clamorosa, l’ultima notizia: mister Antonio Palese, l’artefice dell’idea peroniana di mettere sul campo un’orda di alcolizzati puzzoni, perde la panchina. Anche quella “a distanza” che si vantava di possedere ancora, in quel di Firenze/Coverciano, ottenuta grazie al contributo Bollenti Spiriti della Regione Puglia: “finanziamento rimasti-sotto fuori della regione per non farli tornare”. Motivo dell’esonero, l’ultima confusionaria squadra mandata in campo nella seconda giornata del Memorial Alessio Severo: uno zabaione fortunoso, impiastricciato all’ultimo momento e salvato dalla convocazione di un gagliardo padre di famiglia e di un Marco sbucato all’ultimo, grazie all’annullamento della partita cui contemporaneamente avrebbe dovuto prendere parte. Questa, stando ai fatti, la motivazione ufficiale. Ma è fuor di dubbio che la cacciata del rocambolesco allenatore fosse già nell’aria prim’ancora dell’ultima gaffe.

ANDIAMO CON ORDINE La maretta era sembrata palese (si passi il bisticcio), sin dalla serata di premiazione dello scorso campionato. Nonostante il quarto posto raggiunto dal suo Peroni (ex-zona champions) nella regular season, il mister Palese non si era presentato a ricevere i due trofei vinti dal suo club: l’ambitissima Coppa Partecipazione (vinta anche da un ragazzino con la maglia dell’Ajax di Litmanen trovatosi lì per caso) e la sudata e assolutamente immotivata Coppa Puntualità, la cui dicitura aveva destato non pochi turbamenti tra i dirigenti delle varie compagini. L’ultima Coppa così nominata infatti, di cui si ricordi qualcosa, era stata data al Geometra Calboni in un taglio di scena di un non precisato Fantozzi al termine di una Staffetta organizzata dall’ennesimo Supermegadirettore, per giunta anche lui fatto fuori in sede di montaggio. La sera della premiazione di San Salvatore, i soli Jesus Christ, in versione borghese (San Giovanni, diciamo), e Nicola Kogiun’ (forse l’unico meritevole dalla strana coppa perché l’unico davvero puntuale), s’erano presentati per ricevere i detti riconoscimenti. Il redivivo Polpaccio infatti, non era arrivato che a premiazione finita, com’è sua abitudine quando si tratta di prendere parte a qualcosa (dal lancio dello shuttle al torneo di playstation in campagna). Niente Palese insomma, il quale, sotto le mentite spoglie di Nasopolidis, aveva preso parte all’ultima gara, in sostituzione di Topone, prendendosi 5 sberle come ai vecchi tempi. Al telefono poi, l’Alto Dirigente Angelo aveva liquidato con poche frasi il burlesco Palese, che, stando alle voci di corridoio, avrebbe cercato di imbellettare la sua assenza, facendo il simpaticone al telefono così come in altre occasioni, e con un risultato diverso, aveva fatto. Niente risate da parte del dirigente, questa volta. Segno che qualcosa cominciava a non funzionare della gestione Palese.

IL CASO POSTIGLIONE Squalifiche taroccate, affiliazioni lampo a poche ore dai quarti, cambi di nominativi e promesse di tesseramento, oltre ad una serie di intercettazioni reperite dal perito Costanza (mentre lavorava sulla sorella Rita) e poste immediatamente agli atti, nelle quali il presidente Ragazzo del Peroni sembrava identificarsi definitivamente e senza macchia per il presidente camorrista Postiglione. Ebbene,tutto questo, in cima alla società, avrebbe giocato un ruolo fondamentale nella debacle del Peroni. Tanto da far perdere la testa all’allenatore Palese. Proprio in queste ore, alla vigilia della terza giornata di campionato, secondo una notizia appena battuta dalle agenzie, il sedicente allenatore avrebbe chiamato un noto giornalista telematico (che si firma J.C., nato lo 0/0/00) per dirgli quanto segue: “Ho appena dato le mie dimissioni al Presidente, ma il Presidente non le ha accettate”. In evidente stato di shock, il Palese sembra aver ricusato una repentina crisi di identità con conseguente deformazione della realtà dei fatti. Il collega giornalista, stando alle voci, avrebbe soltanto ribadito che “sul sito, c’è scritto altro, mister. Mi spiace. La invito a prendere atto delle decisioni della dirigenza”. Ad ogni modo, pazzia o non pazzia, resta una domanda che, anche se in misura minima, pone qualche dubbio sulla confusione mentale e sul noto disturbo di personalità del Palese. Infatti, se Palese risulta essere stato esonerato e il Presidente Ragazzo si è ormai scoperto essere Postiglione, a tuttora rinchiuso nelle patrie galere, chi ha potuto concretamente cacciare il noto allevatore/allenatore con la passione per le cagnette?

I PUNTI APPESI Veniamo alla recente attualità. Due pareggi, dunque. Entrambi per 2-2, uno contro i bravi dell’Elettromeccanica, in una partita ben giocata da entrambe e nella quale il Peroni, dopo un inizio sotto per 2-0, ha rivelato di possedere ancora quella rabbia di metà stagione che gli era valso il momentaneo terzo posto. L’altro contro L’Orchidea, in una strana partita che aveva visto i peroniani giocare senza portiere, con 6 uomini contati, tutti ad alternarsi in porta. E qui, c’è stato il capolavoro di mister Palese. Alle 14.25 chi scrive l’aveva colto in evidente stato di ubriachezza che sbagliava, al telefono, i conti dei giocatori. Non è la prima volta che il nostro amico viene sorpreso a farfugliare formazione e altro prima o durante un match importante (celebre la partita giocata da ubriaco in cui aveva intimato il puro Dario di starsene in difesa, per una volta, e di non andarsene avanti, lui che non gioca oltre la metà campo dal 1988, cortile di casa). Ma questa volta, il Palese la fa proprio grossa. Stando alle fonti, avrebbe chiamato il povero Kogiun’ per ben tre volte durante il pomeriggio, dicendogli di tutto, salvo poi dimenticarsi di comunicargli che la partita sarebbe stata quella sera stessa e non l’indomani. Escluso, insomma. Per scelta “alcolica” si direbbe. In una partita in cui si doveva sperare che un non identificato Portiere Amico di Dario fosse riuscito a presentarsi in tempo, alle 22.00, dopo una precedente partita alle 21.00. A due minuti dalla gara pertanto, non c’è né Nicola né sto portiere. Il Palese, interrogato al telefono, comprende la situazione di panico e si inventa un improbabile ritardo di Nicola (proprio lui? L’artefice della Coppa Puntualità?!). Sa di averla fatta grossa, ma crede di averla spuntata quando apprende la notizia del reintegro lampo di Marco, causa partita saltata. Nicola richiama, è furioso: “Tonin’ st’c d’for!” dice, senza girare intorno all’argomento. Non fosse stato per il reintegro fortunoso di Marco e l’inserimento in squadra del padre di Daniele Magnisio, Magnisio Senior, padre di famiglia sulla cinquantina, il Peroni avrebbe giocato in 5 e senza portiere. Invece, con Nwankwo Giangi autore di una buona prova e Jesus, Dario e Marco a sacrificarsi, più un Daniele a tutto campo, ne è venuta fuori persino una bella partita. E alla fine, con una prestazione di grande sacrificio di tutta la squadra e proprio grazie all’ottima partita di Mister Magnisio, gli ormai ex uomini di Palese hanno pareggiato con merito, rischiando anche di vincere nel finale di gara.

(nella foto sopra, il pullman nel quale sarebbe stato trovato a dormire l’ex allenatore Palese la notte del “fattaccio”. Con lui, quello che potrebbe essere il suo successore sulla panchina del Peroni - fotoantoniofotoantoniofotoantonio)
PAGELLA UNICA
(in onore e ringraziamento per il nostro nuovo acquisto)


Mister Magnisio. La sola pagella è per lui. Impone la sua presenza fisica e psicologica al di qua della metà campo, comandando la difesa e sorvegliando dall’alto tutti i suoi ragazzi. Gioca semplice, serve bene gli avanti e blocca, con ottimi recuperi, gli attacchi avversari. Lucido fino alla fine, si permette anche il lusso di chiacchierare con il figlio Daniele durante la partita, rimproverandolo per questo o quell’errore sotto porta. È, con Dario, ma leggermente sopra di lui, il vero simbolo di questo risultato insperato. V: 8,5 “Anima e core”.

IL POST-PALESE Per il momento, la squadra si dichiara in fase di autogestione. Una sorta di “panchina tecnica”, tale da consentire le convocazioni per le prossime due gare, prima di sciogliere le riserve e dare il nome del nuovo allenatore del Peroni Team. Spuntano già le prime voci. Tra i più gettonati, il nome di Tonino Morrison, abile stratega al fantacalcio che potrebbe ripetersi nel calcetto giocato. Qualcuno però, considerando semi-eterno l’ultimo infortunio nuovo di zecca di Barbone Polpaccio, l’avrebbe indicato quale possibile successore dell’ex compagno di merende. Ma si tratterebbe, anche in questo caso, di una “panchina a distanza”, visto che il quasi ex giocatore del Peroni, farebbe fatica a presentarsi in orario alle partite delle 21.00 e seguirebbe solo a sprazzi, dopo la prima mezzora, quelle delle 22.00 (per giunta distraendosi durante le palle inattive per motivi ed usi personali vari). Restano in ballo Pilla, da mettere quale allenatore di rappresentanza per il solo scopo di offendere Tonino, e il fumoso Gianni Pienabarca. Ad oggi, forse, l’unico realmente affidabile.