venerdì 8 maggio 2009

PERONI TEAM vs U'PROSECC 2-3

TRIBUTO “Ho visto Christian volare”, avrebbe detto De André, se solo fosse vissuto abbastanza da capitare al San Salvatore Stadium, magari di fianco al pessimo mister Tonino Palese, in panchina, confuso tra Shiva e le peroni del Peroni Team (si perdoni il voluto bisticcio). L’articolo sulla sconfitta contro U’prosecc potrebbe anche finire qui. Nel senso che i cinque euro che i “rimastoni” del team hanno dovuto pagare per giocare (e perdere)sono stati giustificati solo dalla visione che l’inedito Loprieno, in scacco a qualsiasi legge fisica, ha gentilmente donato alla platea. Al ventiduesimo del primo tempo infatti, dopo 21 minuti di predominanza avversaria e già a sconfitta semi-acquisita (0-2), la relatività ha posto il definitivo sigillo alla sua imperturbabile legge. Tutto può succedere, dunque. Anche che Loprieno Christian, lo “strambamente agile” (autocitazione, alla Berlusconi), si sollevi da terra e, conquistando una sfera vagante in mezzo all’area la scaraventi di forza con una perfetta acrobazia sotto l’incrocio della porta, imparabilmente. Un gol pazzesco, formidabile, bellissimo. Alla lettera, manuale alla mano, così descrivibile: “rovesciata al volo di sinistro a incrociare sul palo opposto con pallone nel sette”. Inutile rimembrare il “madonna mia” del protagonista, succedente la segnatura. O le mani nei capelli di compagni e supporter del Peroni Team, increduli del gol, dell’autore del gol, della legge della relatività, del pendolo di Foucault, dei movimenti astrali, delle maree e di qualsiasi altro fenomeno inspiegato.
Da ieri, 7 maggio 2009, tutto è da rifare. Anche i porci volano.

POSTPARTITA, FREDDA CRONACA E NOTE Tutto il resto non è noia, ma munnezza. La partita vera e propria, a dispetto di un risultato che sembra sottintendere una gara combattuta, è stata davvero brutta. Almeno per il Peroni Team (l’altra squadra, infondo, si sarà divertita). Il folclore si è confuso malamente con il match vero e proprio, rubandogli la scena. Esemplificativi in tal senso, tanto il bastone da Geppetto di mister Palese (contestato da tutti, persino da Shiva), quanto il momento di defaillance (per essere buoni) vissuto dal tramortito Puccettone quando, sull’1-0 a zero per U’prosecc, udendo e prestando fede a voci dell’aldilà, prima si ferma col pallone tra i piedi e poi, in trance, lo regala all’avversario che, toltosi il cappello, lo scaraventa dentro la porta dell’incolpevole Amico di Valerio Tonti. Vero che aveva colpito con la palla poco prima il volto di un avversario, ma falso, addirittura diffamatorio che dalla panchina gli avevano urlato di fermarsi (i soliti comunisti insomma, come direbbe Silvio, oggi nei pensieri di chi scrive). Tolti questi momenti di allegrezza, la partita segnala solo il buon esordio di Dario, ancora lontano dalla migliore condizione ma già un gradino sopra la media del resto della squadra. Dell’altro esordio, di cui non si fa il nome per protesta nei confronti del mister, nonostante il gol segnato c’è poco da dire: pare che da ragazzino fosse un fenomeno con la racchetta da tennis in mano e l’allevatore di mandrie Palese, sotto consiglio del presidente Ragazzo, deve averlo adocchiato proprio per questo.
Al rientro negli spogliatoi c’è “maretta”: Puccy si dà da fare con la stampa, partorendo dichiarazioni al vetriolo contro chiunque. Gal’n si lamenta per aver giocato (e male) pur con un piede infortunato (e perché cazzo non starsi a casa?, direbbero i saggi), mentre Tonino gli fa presente che la società non ha mandato giù il suo arbitrario rientro negli spogliatoi prima del tempo: “il presidente ti invierà una lettera di richiamo” gli rivela nell’orecchio, ormai completamente rimasto-sotto nella parte dell’allenatore-presidente-capitano-calciatore-massaggiatore. Da registrare il simpatico teatrino tra Organizzatore e Marco, il quale aveva giocato anche la partita precedente con la maglia di un’altra squadra: “ah, ma allora siete proprio fratelli?” E siete nati anche lo stesso giorno?” (a- se così fosse sarebbero gemelli; b- non è permesso, mi auguro, registrare all’anagrafe due fratelli, per giunta gemelli, con lo stesso nome e cognome; c- ma si può?).

PADELLE
(il sottoscritto non se la sente di sparare sulla croce rossa, ragion per cui si limiterà, come nel caso del pezzo riassuntivo di cui sopra, a una mini-pagellina, più che altro in onore dell’impavido Loprieno)

Christian L’amico di Valerio Tonti: il meno colpevole di tutti, infondo. Da segnalare una doppia parata alla Buffon nel pre-partita, su tiro prima di Nicola e poi di Gal’n ( v:6,5; “martire”).
Dario: buon esordio. Così così nel primo tempo, si rifà nel secondo. Tiene la difesa e se la sconfitta è di misura è soprattutto grazie a lui. (V: 6+; “in attesa”).
Gli Altri: cessi (v: 4,5; “cessi”).
Loprieno: Se gli si è voluto tributare quasi l’intero articolo un motivo ci sarà. Il suo gol è veramente uno dei più belli mai eseguiti nella storia dei campi plebei e i suoi detrattori (chi è senza peccato stappi la prima birra) devono passare la mano per questa volta. A dispetto della mole, dimostra che nel calcio (e forse pure nel calcetto) tutto è possibile. E il Peroni Team deve prendere ispirazione da lui, se si vuole risollevare in classifica. D’altronde, ed è vero, i mezzi ci sono e quando ci saranno tutti i titolari sarà un’altra musica. (V: 10; “esemplare”)*.

*(N.B. : non deve suscitare malafede il fatto che chi scrive abbia percepito un piccolo consuntivo in danaro da parte del giocatore Loprieno: come direbbe il solito Silvio, oggi dentro di me, “non fatevi sobillare dalla stampa di sinistra”)

2 commenti:

  1. PS. il gagliardetto lo preferivo sopra! fra un po' ti mando la versione rinnovata (non di molto in realtà...) + le immagini del nuovo acquisto.

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  2. quanto al gagliardetto (o gagliardino come dice tonino) è stato il presidente a dirmi di rimettere la scritta col saluto ad Alessio. Graficamente, anche a me piaceva più il gagliardetto sopra. Al massimo, se ancora non l'hai fatto, perché non fai una versione dove ci sia anche il saluto ad alessio o qualcosa del genere...? magari sullo sfondo o non so...
    (gal'n)

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