IL PUNTO (CROCE) “Gesù aiutami tu!”. Deve essere stata questa la supplica di mister Palese al momento del pareggio immeritato (e immotivato) della squadra avversaria. A 7 minuti dal termine, dopo una partita (si conceda l’espressione sbagliata ma efficace) “tirata” nella loro porta, al secondo tiro semiserio dell’intera gara e a causa di uno svarione neanche poi tanto svarione, l’allevatore del Peroni Tim vedeva la sua panchina mancargli da sotto al culo. L’1-1, contro una squadra di gran lunga inferiore, non era neanche da mettere in ipotesi. Insistenti infatti, s’erano fatte le voci in settimana di un possibile avvicendamento in panchina. Il Presidente Ragazzo, presente sugli spalti in compagnia della signora Ragazzo (alias Kim Ragazza), aveva paventato più volte il cambio in panchina, in caso di mancati 3 punti. S’erano fatti i nomi di un redivivo Puccettone, nella versione di player-manager alla Gianluca Vialli, di Puccettino, nel caso in cui il fratello non avesse potuto, e della coppia Alberto-Maggie, l’uno alla tattica l’altra alla motivazione. Ma per fortuna del goffo allevatore (come testimonia lo striscione nella foto), il giocatore Gesù Gal’n, da buon misericordioso, ha pensato bene di salvargli la panchina (la quale attualmente è in verità l’unica occupazione benché non retribuita del bell’Antonio). Un colpo di testa che aveva molto della provvidenza e molto poco della reale qualità del quarto di punta o, più “peronianamente” parlando, della punta da trequarti, ha restituito credibilità al Palese, il quale non ha mancato di ringraziare il suo Salvatore con un chiaro invito ad abusare delle chiappette della signora Kim Ragazzo, in pieno conflitto di interessi. Fortuna vuole che un solo malato di “zooerastia” basti e avanzi, in una squadra tutto sommato normale, almeno da quel punto di vista.
LA FREDDA CRONACA Che dire? Un autogol al primo tempo propiziato da Jesus Gal’n, un pareggio improbo degli avversari e un colpo di testa un poco a culo al termine dell’ennesimo assedio, su respinta del portiere dopo l’altrettanto ennesima occasione sprecata da Nicola Kogiun (ancora lontano dalla forma). In mezzo, una squadra, il Peroni, ancora scossa dalla doppia sconfitta e con evidenti problemi in fase di costruzione, oltre che sotto porta. E un’altra che, per tutta la gara, ha giocato con la difesa a 4, sparacchiando palloni lunghi per un triste attaccante sbilenco il quale però, nell’unico svarione, stava per uccellare l’intera partita di tutti e, come detto, la stessa panchina del Palese. Il resto, poca, pochissima roba.
NOTE Da segnalare un’unica, splendida nota, la quale ha dato il nome alla squadra avversaria, come di consueto ignorata da chi scrive. Dopo il 2-1 di Gal’n, Topone, esausto dal vedere sbattere in faccia al portiere avversario i palloni dei propri attaccanti, sbottava così: “E che cavolo! Secondo la legge dei grandi numeri…prima o poi”. Al che, irritato, un omino avversario si girava e, ringhiandogli tutto il suo agonismo represso, replicava: “Ma che grandi numeri e grandi numeri! Avete solo tirato in porta per tutta la partita!”. Il portierone peroniano, incredulo, si ritirava nella propria arietta, a meditare sulla filosofia del giuoco calcio e a porsi, per tutta la serata, la seguente amletica domanda: “ma i tiri in porta, portano la felicità?”
(nella foto sopra, lo striscione dedicato a Gesù Gal’n, propiziatorio del miracolo salva-Palese / foto lamammadellamammamanonlanonna)
PIATTELLE
( siccome sono passati tanti giorni e chi scrive ha bruciato cellule cerebrali, le valutazioni saranno brevi e un poco superficiali. Però esatte. Soprattutto per Loprieno)
Topos Increduli. Due tiri circa, uno preso l’altro no, indurrebbero a pensar male di lui. Eppure, non è così. Infondo incolpevole. In ogni caso, bravo nel commentare le azioni della sua squadra durante la partita e anche dopo. Cosa che gli vale un bel mezzo voto in più. V: 6,5 “arguto”.
Dario. Bene, forse. V: 6,5 “a fiducia”
Barba Polpaccio. Non deve aver giocato una grande partita, altrimenti me lo ricorderei. V: 5,5 “a sfiducia”.
Marco. Vedi sopra.
Gesù Gal’n. Non è che abbia fatto il fenomeno, anzi. Però almeno ha segnato un gol e mezzo, salvando la panchina dell’amico allevatore. V: 7 “santo”.
Nicola Kogiun’. Si vede che sta a dieta, tanto che appena ha potuto lasciarsi andare non si è fatto pregare. Una grande abbuffata di gol sbagliati (e questo chi scrive se lo ricorda). V: 5 “felliniano”.
Loprieno. Bloccato sull’autostrada, regala la vittoria ai compagni di squadra, arrivando a Foggia con un paio d’ore di ritardo. È lui il vero eroe. V: 8 “autosquadra”.
LA FREDDA CRONACA Che dire? Un autogol al primo tempo propiziato da Jesus Gal’n, un pareggio improbo degli avversari e un colpo di testa un poco a culo al termine dell’ennesimo assedio, su respinta del portiere dopo l’altrettanto ennesima occasione sprecata da Nicola Kogiun (ancora lontano dalla forma). In mezzo, una squadra, il Peroni, ancora scossa dalla doppia sconfitta e con evidenti problemi in fase di costruzione, oltre che sotto porta. E un’altra che, per tutta la gara, ha giocato con la difesa a 4, sparacchiando palloni lunghi per un triste attaccante sbilenco il quale però, nell’unico svarione, stava per uccellare l’intera partita di tutti e, come detto, la stessa panchina del Palese. Il resto, poca, pochissima roba.
NOTE Da segnalare un’unica, splendida nota, la quale ha dato il nome alla squadra avversaria, come di consueto ignorata da chi scrive. Dopo il 2-1 di Gal’n, Topone, esausto dal vedere sbattere in faccia al portiere avversario i palloni dei propri attaccanti, sbottava così: “E che cavolo! Secondo la legge dei grandi numeri…prima o poi”. Al che, irritato, un omino avversario si girava e, ringhiandogli tutto il suo agonismo represso, replicava: “Ma che grandi numeri e grandi numeri! Avete solo tirato in porta per tutta la partita!”. Il portierone peroniano, incredulo, si ritirava nella propria arietta, a meditare sulla filosofia del giuoco calcio e a porsi, per tutta la serata, la seguente amletica domanda: “ma i tiri in porta, portano la felicità?”
(nella foto sopra, lo striscione dedicato a Gesù Gal’n, propiziatorio del miracolo salva-Palese / foto lamammadellamammamanonlanonna)
PIATTELLE
( siccome sono passati tanti giorni e chi scrive ha bruciato cellule cerebrali, le valutazioni saranno brevi e un poco superficiali. Però esatte. Soprattutto per Loprieno)
Topos Increduli. Due tiri circa, uno preso l’altro no, indurrebbero a pensar male di lui. Eppure, non è così. Infondo incolpevole. In ogni caso, bravo nel commentare le azioni della sua squadra durante la partita e anche dopo. Cosa che gli vale un bel mezzo voto in più. V: 6,5 “arguto”.
Dario. Bene, forse. V: 6,5 “a fiducia”
Barba Polpaccio. Non deve aver giocato una grande partita, altrimenti me lo ricorderei. V: 5,5 “a sfiducia”.
Marco. Vedi sopra.
Gesù Gal’n. Non è che abbia fatto il fenomeno, anzi. Però almeno ha segnato un gol e mezzo, salvando la panchina dell’amico allevatore. V: 7 “santo”.
Nicola Kogiun’. Si vede che sta a dieta, tanto che appena ha potuto lasciarsi andare non si è fatto pregare. Una grande abbuffata di gol sbagliati (e questo chi scrive se lo ricorda). V: 5 “felliniano”.
Loprieno. Bloccato sull’autostrada, regala la vittoria ai compagni di squadra, arrivando a Foggia con un paio d’ore di ritardo. È lui il vero eroe. V: 8 “autosquadra”.
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