POST-POST-PARTITA Pareggio poteva essere e pareggio è stato. Un 4-4 che non scontenta né contenta nessuno, considerato che la vittoria sarebbe stata inutile per entrambe le squadre, l’una ormai fuori dall’obiettivo primo posto, l’altra sana e salva in quella quinta posizione maturata soprattutto nelle prime 4 partite, quando il team di mister Tonino Palese ha dato davvero il peggio di sé. Resta il rammarico di una sfida per larghi tratti dominata dai rimasti-definitivi del Peroni, in vantaggio 3-1 al primo tempo e 4-2 nel secondo. Peccato per i giallo-birrosi, volitivi fino a metà secondo tempo, quando asma e cirrosi epatica hanno preso il sopravvento sui loro corpi sbagliati e ormai compromessi. Resta la buona notizia di approdare agli ottavi senza il pezzo forte Loprieno, insignito della fascia di capitano per la sua ultima gara della stagione (queste sono le speranze). Una squadra della Canarie infatti, il Las Palmas Rhum & Cola, si è offerta di prenderlo in prestito per qualche settimana, con il fine di riabilitarlo per sempre alla vita sedentaria e lontana dai campi. Vedremo.
LA FREDDA CRONACA Cinica nella prima frazione, molle nella ripresa. È questa la radiografia della prestazione del Peroni, in vantaggio di due lunghezze e con in mano la gara per più di 30 minuti, grazie alla doppietta di Nazareth Gal’n e al gol di Dario, su prezioso assist di Nicola Kogiun’. A complicare le cose, anche una sfortuna del cazzo, va detto, in occasione dei tre legni colpiti che avrebbero chiuso la partita e dell’autogol del 3-4 di Loprieno, il quale ha ridato forza e speranze agli avversari. È la sua seconda prodezza nella porta amica dall’inizio del torneo, che colloca il “mancino pane e vino” del Peroni in vetta alla classifica degli autogol. Se non ritorna in campo l’epurato Puccettone, il primato è suo. Quanto al resto, poco da aggiungere, eccezion fatta per la preoccupante fiacchezza di alcuni uomini importanti della squadra: come Polpaccio, dolorante alla solita caviglia, Daniele, stranamente al di sotto delle sue prestazioni abituali e lo sfiatato Gal’n, il quale nonostante i 2 gol segnati ha passato più tempo in panchina che dentro il campo. Resta da sperare che per la prossima partita, ad eliminazione diretta, i giovincelli del Peroni ritrovino la forma fisica (persa per sempre nel 1995).
NOTE L’unico soddisfatto, alla fin fine, pare essere quell’acclarato voltagabbana di Marco Bevilacqua, schierato e pentito nelle fila del Brand Seta e spesso colto con espressioni di invidia sul volto, mentre i suoi compagni-nemici predicavano un gioco arioso e pungente. A conti fatti, mancava solo lui da questa parte. Da segnalare anche il mancato svenimento di Christian L’amico di Valerio Tonti, di nuovo tra i pali dopo il mezzo collasso di qualche settimana fa proprio nella sfida con il Brand Seta. Nessuna traccia, per fortuna, di Nasopolidis.
PORCHETTE
(a distanza di giorni, per motivi di puro sballo e ozio, il ricordo scolora. Ergo, non saranno pagelline inoppugnabili, tutt’altro).
Christian L’amico di Valerio Tonti. Doveva essere la partita del suo ritorno in campo e così è stato. Il migliore di tutti, a detta degli stessi rimastoni al ritorno negli spogliatoi. Decisivo in un paio di interventi ravvicinati, fortunato altre volte, gioca la migliore delle partite possibili. “Pensare che stavo scazzato” ha dichiarato al termine della partita, negli spogliatoi. C’è da sperare allora, che giunga sempre con un bel paio di palle in mano, a partire dal prossimo match decisivo (Voto: 8; “profeta”).
Loprieno. Gioca un ottimo primo tempo, preciso e pericoloso. Ottima la sberla da sinistra che ha fatto tremare la traversa. Si rifà alla sua maniera nella ripresa, pendolando male e peggio su entrambe le fasce, talvolta facendosi cogliere in posizione di seconda punta di destra. Dice di avere una spiegazione logica per queste bizzarrie tattiche, ma nessuno l’ha capita. (V: 7 + 5 diviso 2. uguale: 6, a’fiduc’; “pesante?”)
Dario. Si lascia uccellare in un gol, ma ne segna uno pareggiando i conti con se stesso e con il cosmo. Per il resto, coglie un palo al termine di un’azione corale e riempie la partita con le sue sgroppate. In settimana poi, si allena alla Pavel Nedved, votando i sondaggi del blog e prendendo sempre maggiore confidenza con il progetto infinito del Presidente Ragazzo, di cui non soffre più di tanto le 9 telefonate pre-gara. Insomma, sempre meglio (V: 7; “duracel”)
Polpaccio. La caviglia non gli dà tregua, il pre-partita nemmeno. Tiene gli occhi bassi e lui sa bene il perché. È un po’ in debito di ossigeno, ma senza di lui la fascia destra è sguarnita. Aspettiamo qualche bomba delle sue, da non confondere con quelle altre…(V: 6+; “iridina alla camomilla”)
Daniele. L’italo-argentino non è al meglio e la squadra ne risente. Serve comunque la sua dose di assist al bacio, uno per Gal’n, l’altro per Nicola, procurando un gol in comproprietà con la difesa avversaria. Ma da lui, ormai, ci si aspetta ben altro (V: 6,5; “scoop”).
Gal’n Nazareth. Un gran gol nella ripresa, va ammesso, al termine di un’azione personale partita dalla difesa e culminata con un diagonale imprendibile. Un altro davanti alla porta, facile, dopo un bel fraseggio con Daniele. Poi, molta, molta panchina e poco altro (V: 6,5; “grasso”).
Nicola Kogiun. Gli è mancato il gol, almeno quello puro, considerato che il secondo è da spartire con il difensore avversario, forse autore dell’ultimo tocco. Un assist decisivo per Dario e molte occasioni, alcune cercate a trovate da solo, altre sciupate in maniera precipitosa. Ciononostante, è in ottima salute e si può contare su di lui. (V: 6,5; “sfortunato”).
Marco (Brand Seta). Soffre la sua vera e unica squadra, quella che tanto bene gli vuole nonostante i suoi continui tradimenti di cuore. Non segna nessun gol, altrimenti l’avremmo sparato. Decisamente meglio con la maglia giallo-birra e i pantaloncini rosso-Giovanni Peroni, non c’è dubbio. Anche da un punto di vista estetico. (V: 5,5; “brutto e cattivo”).
(nelle foto sopra: la curva-sotto quasi al completo; i peronisti si abbeverano nell'intervallo, brutti e puzzoni. Sotto: il video del primo gol di Gesù Crist'Gal'n)
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